Insomma questa volta i furboni li hanno fatti i Beach Boys ai danni di Berry. Quest'ultimo si vide riconosciuto l'accredito come coautore della melodia solo dopo una lite giudiziaria.
Quello che stupisce è come abbiano pensato di farla franca con un brano così noto risalente a soli 5 anni prima.
Comunque il pezzo dei Beach Boys scalò le classifiche dei singoli americani fino al ragguardevole 3° posto e divenne a sua volta un classico.
Beach Boys - Surfin' in Usa (live 1964):
Chuck Berry - Sweet Little Sixteen (live 1972):
La spiegazione piu' comune che adducono i "supposti plagiatori" e' che, le note sono sette e quindi, gira che ti rigira, puo' nascere qualcosa di simile ad altro gia' scritto.
RispondiEliminaCome successe fra la star planetaria Michael Jackson e la star del Tavoliere Al Bano Carrisi, puo' essere che i Beach Boys non avessero mai sentito la melodia di Berry ....;-)