Nel 1964 pensò bene di cambiare le parole e il titolo della sua vecchia "School Days" del 1957 e ripubblicare il tutto con il titolo "No Particular Place to Go". Il tutto riuscendo a piazzare la nuova canzone nei posti alti delle classifiche.
School Days (1957):
No Particular Place to Go (1964) -
Qui in una ripresa del 1987 con Keith Richards che accompagna alla chitarra:
Questo tuo post ci dice due cose:
RispondiElimina- che gran soggetto (eufemisticamente parlando....la definizione adatta sarebbe un po' piu' volgarotta.Comunque intuibile) sia Chuck Berry;
- la potenza di un buon make up
Da non musicista ho colto moltissime assonanze, ascoltando le due canzoni in sequenza.
Onestamente devo ammettere che se le avessi ascoltate a distanza di qualche anno, con titoli e parole diverse, difficilmente avrei pensato alla riproposizione dello stesso brano. D'altra parte lo stile di Berry e`ben chiaro e definito. Difficile davvero pensare ad un autoplagio.
Ho guardato divertita il video della «riproposta» con Berry abbigliato come un droghiere della Louisiana e Richards che, ripulito, sembra la versione rock del maggiordomo di casa Addams ;-)
In realtà ho reso le cose più difficili: se ascolti la versione studio di "No Particular Place to Go" è più facile riconoscere la comune matrice.
EliminaDa quella profana (e financo un po' miscredente) quale io sono, ho commentato su quanto hai proposto tu.Non appena mi imbattero' nella versione in studio...ti faro' senza dubbio sapere :-)
Elimina