mercoledì 18 aprile 2012

Their Satanic Majesties Request

"Their Satanic Majesties Request" è un album del Rolling Stones pubblicato nel 1967.
In realtà fu un mezzo flop in quanto usci dal seminato della tradizione blues/rock dei Rolling Stones per abbracciare atmosfere Flower Power e lisergiche. 


Fortunatamente gli Stones si ripresero presto da questo tipo di sperimentazioni e l'anno dopo pubblicarono il torrido "Beggars Banquet".
Rappresenta chiaramente un tentativo di cavalcare il successo di "Sgt. Pepper's" dei Beatles, questo anche nella grafica della copertina.


In realtà non è assolutamente un disco da buttare. Contiene delle perle come "She's a Rainbow", e le psicadeliche "Citadel", "In Another Land" e "Sing This All Together".


She's a Rainbow:


Citadel:




In Another Land:





5 commenti:

  1. è l'unico vinile che possiedo che credo possa valere qualcosa (non sono un feticista dei vinili, li ho sempre trattati malissimo)... è d'importazione e l'immagine di copertina è realizzata con quella tecnica che i usava nei fine 60 primi 70 nelle cartoline... guardandola sembra che si muovino le teste di tutti tranne quella di Jagger... e comunque trovo di gran lunga migliore la cover di Sgt. Pepper e anche il contenuto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' una copertina interessante anche per il riferimento incrociato con i Beatles: la maglietta della bambola su Sgt. Pepper e i volti dei Beatles su Their Satanic...
      Sicuramente il disco del quartetto di Liverpool è migliore, ma sarebbe ingiusto confrontare uno delle migliori produzioni dei Beatles con questo album di qualità altalenante e incongruo con la storia degli Stones.
      Tra parentesi all'album ha contribuito con gli arrangiamenti John Paul Jones, futuro bassista dei Led Zeppelin

      Elimina
  2. Personalmente credo che il non recuperare questo disco sia un peccato men che veniale.
    Un chiaro tentativo di rispondere a Sgt.Pepper's, non certamente con lo stesso risultato sia grafico sia di contenuto musicale.
    Ritorna poi, anche qui (come già notato in Little Red Rooster) la tendenza Jaggeriana di "riportare tutto allo Stones' style" rendendo quindi anche queste sonorità (supposte lisergiche)ad una certa "quotidianità" Stonesiana. Non c'è niente di allucinogeno o di allucinato: una mera operazione di mercato fatta per alimentare l'annosa questione Beatles o Stones.
    Io che ho sempre apprezzato entrambi, in questo caso, direi pollice verso per gli Stones.

    RispondiElimina
  3. Non hai citato un altro bel pezzo di quest'album che è 2,000 Man, che considero una bella bella canzone (forse perché mi è rimasto impresso il motivetto coverizzato dei Kiss).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione, ho voluto limitare i pezzi indicati per non allungare il post, ma era il 4° della lista.
      Corro a sentirmi la cover dei Kiss.

      Elimina